La coturnice (Alectoris graeca), regina delle montagne, è una delle specie più affascinanti e impegnative per il cacciatore con cane da ferma. Appartenente alla famiglia dei fasianidi, è diffusa soprattutto sulle Alpi e in alcune zone dell’Appennino, dove vive in ambienti rupestri e pascoli d’alta quota. La sua caccia, per il bracco italiano, rappresenta una sfida di tecnica, resistenza e intelligenza.
Habitat e distribuzione
La coturnice predilige le zone rocciose e aperte, con vegetazione rada, prati alpini e pendii sassosi. In Italia si trova principalmente:
- Alpi centro-orientali (specie numerosa in alcune valli del Trentino-Alto Adige e Friuli).
- Appennino centrale (Abruzzo, Molise) e zone interne di Marche e Toscana.
Non ama i boschi fitti, preferendo terreni soleggiati dove può avvistare da lontano eventuali predatori.

Morfologia
La coturnice è facilmente riconoscibile grazie a:
- Testa grigia con sopracciglio bianco e banda nera che scende sulla gola.
- Petto grigio-azzurro e ventre fulvo.
- Fianchi ornati da caratteristiche strisce nere e bianche.
- Peso medio: 450–600 g.
- Volo rapido e potente, sempre in salita o in traverso rispetto al pendio.
Comportamento e difese
La coturnice è estremamente vigile: avvista da lontano e si posiziona in zone sopraelevate per controllare l’ambiente.
Le principali difese:
- Pedinamento rapido su rocce e pendii, spesso in salita.
- Decollo improvviso con volo breve ma energico.
- Tendenza a portarsi in luoghi inaccessibili per l’uomo e il cane.
Il bracco italiano e la coturnice
Per il bracco italiano, la coturnice è una vera prova di carattere:
- Resistenza fisica: il cane deve affrontare pendenze elevate e lunghe ricerche.
- Ferma sicura: la coturnice non tollera avvicinamenti lenti; serve decisione e prontezza.
- Capacità di interpretare il vento: fondamentale per intercettare l’emanazione in zone ampie e ventilate.
L’ideale è un bracco robusto, atletico e con mentalità esplorativa, capace di coprire ampi terreni senza perdere contatto con il cacciatore.

Tecnica di caccia
- Individuazione della zona: cercare versanti soleggiati, pascoli al limite del bosco, creste rocciose.
- Cerca ampia: movimenti a largo raggio, seguendo le linee di cresta e sfruttando il vento laterale.
- Ferma e consenso: avvicinamento rapido, evitando lunghe esitazioni.
- Tiro: il volo è veloce e in salita, richiede prontezza e un buon anticipo.
Periodo di caccia
La coturnice è specie particolarmente protetta in alcune regioni italiane. Dove consentito, il periodo di caccia va da settembre a ottobre, spesso con limitazioni numeriche e giornaliere molto severe. È importante consultare il calendario venatorio regionale.
Curiosità
- La coturnice è considerata un indicatore ecologico: la sua presenza segnala un ambiente sano e poco disturbato.
- In passato, era molto più diffusa; oggi soffre la frammentazione dell’habitat e la pressione venatoria eccessiva in alcune aree.
In sintesi, cacciare la coturnice con il bracco italiano significa unire tecnica e passione: una montagna, un cane instancabile e un selvatico nobile che non concede errori. Una sfida che, una volta vinta, resta impressa nella memoria di ogni cacciatore.